BUL Italia e normativa di riferimento per gli impianti multiservizi

La normativa di riferimento per gli impianti multiservizi in Italia è complessa e si articola in diversi decreti, leggi e norme tecniche. Di seguito, riassumiamo i principali riferimenti normativi:

A livello nazionale:

  • Codice Civile: disciplina i diritti e gli obblighi dei proprietari e degli utenti degli impianti multiservizi.
  • Legge n. 36 del 1994: disciplina la realizzazione e la gestione degli impianti di telecomunicazione.
  • Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 maggio 2003: disciplina le modalità di installazione degli impianti multiservizi negli edifici.
  • Norme CEI: definiscono i requisiti tecnici per la realizzazione degli impianti multiservizi.

A livello regionale:

  • Le Regioni possono emanare leggi e regolamenti specifici per gli impianti multiservizi.

A livello comunale:

  • I Comuni possono emanare regolamenti specifici per gli impianti multiservizi sul proprio territorio.

Alcune delle principali norme tecniche da considerare:

  • CEI 64-8: “Impianti elettrici all’interno degli edifici – Sezione 8: Impianti multiservizi”.
  • CEI EN 50173-1: “Sistemi di cablaggio generico per edifici – Parte 1: Cablaggio per reti di comunicazione”.
  • CEI EN 50174-1: “Sistemi di cablaggio generico per edifici – Parte 2: Cablaggio per reti di distribuzione”.

È importante sottolineare che la normativa di riferimento per gli impianti multiservizi è in continua evoluzione. È quindi consigliabile consultare sempre un professionista qualificato per avere informazioni aggiornate e per progettare e realizzare un impianto multiservizi a norma di legge.

Oltre alla normativa di riferimento, è importante considerare anche le seguenti normative tecniche:

  • UNI 11387: “Impianti multiservizi negli edifici – Criteri generali per la progettazione, l’installazione e la manutenzione”.
  • UNI 11388: “Impianti multiservizi negli edifici – Guida per la scelta dei componenti”.
  • UNI 11389: “Impianti multiservizi negli edifici – Guida per la posa in opera dei cavi”.

Le norme UNI forniscono indicazioni tecniche specifiche per la progettazione, l’installazione e la manutenzione degli impianti multiservizi.

In conclusione, la realizzazione di un impianto multiservizi in Italia richiede il rispetto di una serie di normative e norme tecniche. È importante affidarsi a un professionista qualificato per avere la certezza che l’impianto sia realizzato a regola d’arte e in conformità alle normative vigenti.

Testo Unico dell’Edilizia DPR 380/2001: Articolo 135 bis e Articolo 24

Articolo 135 bis – Infrastrutturazione digitale degli edifici

L’articolo 135 bis del DPR 380/2001, introdotto nel 2015, disciplina l’obbligo di predisporre un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna negli edifici di nuova costruzione.

Cosa prevede l’articolo 135 bis:

  • Edifici di nuova costruzione: l’obbligo si applica agli edifici per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015.
  • Infrastruttura fisica multiservizio passiva: si tratta di un complesso di installazioni all’interno dell’edificio che comprende:
    • Spazi installativi adeguati
    • Impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete

Finalità:

  • Predisporre gli edifici per l’accesso alla banda ultralarga
  • Promuovere la diffusione di servizi digitali innovativi

Articolo 24 – Agibilità

L’articolo 24 del DPR 380/2001 definisce i requisiti per l’agibilità degli edifici, ossia la loro idoneità all’uso abitativo o produttivo.

Cosa prevede l’articolo 24:

  • Condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico: l’edificio deve essere conforme alle normative vigenti in materia di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico.
  • Conformità al progetto: l’edificio deve essere realizzato in conformità al progetto presentato e approvato.

Etichetta di “edificio predisposto alla banda ultralarga”:

  • Per gli edifici che soddisfano i requisiti dell’articolo 135 bis e per i quali la domanda di autorizzazione edilizia è stata presentata prima del 1° gennaio 2022, è possibile richiedere l’etichetta di “edificio predisposto alla banda ultralarga”.
  • L’etichetta è rilasciata da un tecnico abilitato e attesta la predisposizione dell’edificio per l’accesso alla banda ultralarga.

In conclusione, gli articoli 135 bis e 24 del DPR 380/2001 assumono un ruolo importante nel promuovere la diffusione della banda ultralarga e dei servizi digitali negli edifici. L’obbligo di predisporre un’infrastruttura fisica multiservizio passiva negli edifici di nuova costruzione rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione del paese.

Ministero dello Sviluppo Economico – Banda Ultralarga

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) svolge un ruolo chiave nello sviluppo della banda ultralarga (BUL) in Italia. Attraverso la sua Direzione Generale per le Reti di Comunicazione Elettronica, il MISE attua la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, approvata nel 2015, con l’obiettivo di:

  • Realizzare una rete in fibra ottica sull’intero territorio nazionale
  • Colmare il divario digitale
  • Promuovere la crescita economica e l’innovazione

Le principali attività del MISE in materia di BUL includono:

  • Pianificazione e finanziamento degli interventi
  • Emanazione di normative e regolamenti
  • Monitoraggio dell’attuazione del Piano BUL
  • Promozione della diffusione della cultura digitale

Il Piano BUL prevede la realizzazione di una rete in fibra ottica che coprirà l’intero territorio nazionale, con l’obiettivo di raggiungere:

  • 95% delle famiglie
  • 100% delle imprese
  • Tutte le scuole e le pubbliche amministrazioni

Il Piano BUL è finanziato da:

  • Fondi pubblici
  • Fondi privati

Il MISE ha inoltre emanato diverse normative e regolamenti per disciplinare il settore della banda ultralarga, tra cui:

  • Codice delle Comunicazioni Elettroniche
  • Delibera AGCOM n. 274/19/CONS
  • Piano Nazionale per la Banda Ultralarga

Il MISE monitora l’attuazione del Piano BUL attraverso un sistema di indicatori e report periodici.

Infine, il MISE promuove la diffusione della cultura digitale attraverso diverse iniziative, tra cui:

  • Programma “Italia Digitale”
  • Centro Nazionale per la Digitalizzazione

In conclusione, il Ministero dello Sviluppo Economico svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo della banda ultralarga in Italia. Il Piano BUL rappresenta un investimento strategico per il futuro del paese, con l’obiettivo di colmare il divario digitale e promuovere la crescita economica e l’innovazione